3 agosto 2007
Scopo del
documento
Consentire di
avere riunite le principali informazioni sull'evoluzione ed essere un documento
di riferimento pro veritate.
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In occasione del Congresso di Praga, l'Assemblea ha
approvato le variazioni al testo dello Statuto dell'Intersteno.
Il testo in lingua inglese è al momento disponibile
al sito www.intersteno.org - Prague2007
- Statute Modification proposals. Verrà poi inserito nell'apposito menu sia
sullo stesso sito che su quello .it.
Nel testo pubblicato, è presente una premessa che
ritengo importante riportare qui di seguito, anche per le considerazioni
successive.
Prague 2007
- Constitution of INTERSTENO
Text of the amended Constitution as accepted
by the Central Committee during its meeting from 22 - 26
September 2006 in Antalya. This text is the
result of the discussion, during the
Board meeting from 10 - 13 February 2006
in Jülich
about proposals of several National Groups to amend the Constitution, the
comments given after that meeting by the members of
the working group for the revision of the Constitution (consistig
of Fausto Ramondelli, Boris Neubauer,
Jari Niittuinperä, Jaroslav Polacek, Linda Drake and Cees
van Beurden), further proposals of three national groups which were discussed
in a second workng group (consisting of Fausto Ramondelli,
Boris Neubauer, Jari
Niittuinperä, Jaroslav Polacek
and Cees van Beurden) during the
meeting of the Central Committee In Antalya, leading to a final proposal that
was accepted
by the Central Committee. The General Assembly, meeting in July 2007 in Prague,
will be asked to agree with the final proposal.
In the text of the Constitution that follows all amended articles are printed in italic,
except the articles in which
only the words "Central Committee" have been changed
into "Council".
Riassumo qui le principali variazioni, per visionarle
tutte consultare il testo corsivo del documento pubblicato.
1 - migliore indicazione degli scopi dell'Intersteno
che sono tanti. Molti di essi ancora rimasti sulla carta (art. 2).
2 - gruppi nazionali e membri individuali. (art. 4).
Viene precisato che il gruppo nazionale deve essere un'entità giuridica di
diritto privato o pubblico, il membro individuale può essere una persona od
un'entità giuridica. La nomina del membro individuale è soggetta all'accordo
del Gruppo nazionale (ove esistente). Tale accordo è richiesto per evitare che
gli interessi del membro individuale non confliggano con quelli del gruppo
nazionale.
3 - elezione a votazione segreta per quanto riguarda
le nomine di persone.
4 - Unica persona quale Presidente di Giuria, che
coordina una task-force di esperti che costituisce la Giuria. La giuria discute di
tutti gli aspetti relativi alle competizioni e presenta le proposte al
Consiglio (denominazione che sostituisce quella di Comitato Centrale ritenuta
troppo legata a schemi politici) che deve quindi approvarle o discuterle
rapidamente. Questo dovrebbe evitare lunge problematiche durante le riunioni
del Consiglio.
5 - L'assemblea elegge a votazione segreta il
Presidente - il Vice Presidente - il Segretario-tesoriere ed altri due membri
del Board. Il Consiglio elegge il Presidente di giuria ed il coordinatore del
comitato scientifico che fanno parte di diritto del Board. Il Board quindi ora è costituito da 7 persone.
(originariamente ne erano previste 5).
6 - La durata delle cariche è di 2 anni (nella formulazione
approvata a Roma 4 anni)
7 - Il Presidente è pure eletto per due anni, e la
sua carica non è automaticamente legata allo svolgimento del Congresso come lo
era prima del 2003.
2 -
Cronistoria del percorso per arrivare all'attuale formulazione
Queste modifiche sono la fine di un lungo cammino,
iniziato nel 2001 subito dopo che l'Italia aveva dichiarato di voler ospitare a
Roma il Congresso Intersteno.
La storia è nota: ai primi di luglio del 2001
decedeva il Dottor Gutzler, segretario generale dell'Intersteno poco prima che
si aprisse il Congresso di Hannover. Nel giorno dell'apertura il Signor Joseph
Stehling, capo stenografo al Parlamento di Hannover e presidente del Comitato
organizzatore di quel Congresso, subiva un grave malore che
lo costringeva al ricovero in ospedale. Tutta l'organizzazione ricadeva quindi
sul Signor Gregor
Keller. Le riunioni del Comitato Centrale erano senza vitalità, si aveva
l'impressione di una volontà di chiudere l'esperienza Intersteno.
Proprio dall'osservazione di questi comportamenti
nasceva in Ramondelli e Trivulzio (con il supporto a distanza di Isa Crippa) l'idea
di rivitalizzare l'Intersteno organizzando un Congresso in Italia
come ampiamente riportato nel resoconto del Congresso di Roma. La 'sorpresa
italiana' è stata pure riferita da Danny Devriendt nel suo discorso
alla cerimonia di apertura del Congresso di Roma.
Fausto Ramondelli, quale Presidente, si metteva subito all'opera per
presentare una proposta di modifica dello Statuto, i principi di base erano esposti
in un documento (riflessioni sullo Statuto) in italiano, francese, inglese che
veniva diffuso a tutte le nazioni. Tale documento fu emesso nel febbraio 2002 e
fu oggetto di discussione in sede di riunione di un gruppo costituito dai
rappresentanti tedeschi, italiani, svizzeri e ceki tenutosi a Losanna nel
febbraio 2002. In
tale occasione veniva anche presentato una prima idea del Congresso e la nuova
edizione del sito www.intersteno.it
studiato per gestire il congresso con testi in 5 lingue.
Tutto ciò è ampiamente documentato nel sito www.intersteno.it - (sezione Bandiera
italiana) - Futuro dell'Intersteno, dove si possono seguire anche i successivi
sviluppi.
A seguito di tale documento fu presentato nell'aprile
del 2002 da Fausto Ramondelli una proposta di Statuto da portare in discussione
nella riunione del Comitato Centrale a Madrid del settembre del 2002. Nel
frattempo si chiedeva ai vari paesi di esprimere il loro punto di vista.
Tali punti di vista sono riportati nel documento
'Sintesi delle proposte di modifica' pure riportato nel sito e menu precitati.
Come si rileverà Austria, Svezia, Francia, Cina, Germania, Repubblica Ceka,
fecero conoscere il loro punto di vista, che è oggi utile andare a rileggere,
anche perchè qualcuno ha sostenuto che non c'erano stati apporti
da parte dei principali paesi.
La proposta presentata a Madrid presentava una
visione strategica che, al di là dei punti organizzativi che oggi ritroviamo
sostanzialmente tutti nella versione approvata a Praga, puntava alla
costituzione di una Associazione di membri individuali i quali potevano
eventualmente riunirsi in gruppo nazionale. Tale proposta era suggerita dal
fatto che la funzione dei gruppi nazionali, la loro operatività per il successo
dell'Intersteno, e la rappresentanza nei loro stessi paesi si stava
affievolendo. Si era consci che questa proposta rivoluzionaria non sarebbe
stata accettata, ma avrebbe comunque permesso di impostare una discussione e
giungere ad un compromesso.
Infatti proprio su questa impostazione ci fu l'accanimento
di quasi tutti i paesi più importanti, ma da essa scaturì la decisione di
procedere comunque ad una revisione dello statuto tenendo presente quanto già
proposto da Ramondelli e cercando di trovare una soluzione che mantenesse i
gruppi nazionali ma aprisse anche ai membri individuali. Tale decisione fu approvata
a notevole maggioranza 11 a
favore e 5 contrari. Uno di tali voti contrari fu quello del rappresentante
Italiano Dottor Di Piazza. Il dottor Di Piazza espresse tale voto, dopo che era
ovviamente già nota la quantità di voti a favore, senza dare alcuna
giustificazione né allora, né successivamente.
Fu costituito un Comitato formato da Cees van
Beurden (Olanda), Jean Charles le Masson (F), Fausto Ramondelli, Jari
Nittuinpeera (Fi), Joseph Stehling (G). Si veda al riguardo nel menu Eventi del
sito Italiano, la cronaca della riunione di Madrid. A tale riunione la Rep. Cèka era
rappresentata dal Signor Jaroslav Zaviacic.
Il Comitato lavorò alacremente ed il signor Cees van
Beurden presentò in data 27 marzo 2003 la bozza finale, inviata a tutti i
membri del Comitato Centrale.
Tale bozza fu approvata in sede di Comitato Centrale
a Roma e proposta all'Assemblea che l'accoglieva con 69 voti a favore, 18
contro e 4 astensioni.
E' importante rilevare che, nei fatti, il dottor
Giacomo Di Piazza che aveva votato contro la prima formulazione, pur non dando
ulteriori contributi di contenuti, collaborava alla diffusione delle
informazioni in lingua italiana, traducendo il testo del messaggio del signor
van Beurden del marzo 2003 che proponeva la nuova bozza di statuto, (vedi sito)
e votava poi favorevolmente in Assemblea.
Da Roma a Vienna, passando per Helsinki
Vi erano due punti importanti nello Statuto proposto
dall'Italia:
- la durata delle cariche per quattro anni allo
scopo di dare continuità e respiro per l'attuazione di programmi strategici
- la scelta del Presidente non più legata
automaticamente alla gestione di un Congresso, in modo che potesse pensare agli
interessi generali dell'Intersteno senza essere influenzato dall'immediatezza
delle problematiche congressuali.
Se la durata di quattro anni rimase valida per i
membri del Board, a Roma venne approvata un'eccezione transitoria per la durata
delle Presidenza: la signora Marlise Kulb venne nominata Presidente per il
Congresso di Vienna del 2005. Il gentleman agreement fatto in quell'occasione,
prevedeva che dopo tale periodo la carica di Presidente sarebbe stata ripresa
dal dottor Fausto Ramondelli ritenuto la persona più capace per gestire la nuova
situazione.
Immediatamente dopo il Congresso iniziarono
discussioni in particolare da parte del Signor Jaroslav Zaviacic che non si
riteneva soddisfatto di essere stato nominato soltanto membro del Comitato
Scientifico.
Inoltre il gruppo Ceko, sostenuto dal gruppo
tedesco, eccepiva sulla carica di Presidente staccata da quella automatica del
Congresso.
Nel settembre 2004 il Comitato Centrale si riunì a
Helsinki ed in tale occasione furono approvate alcune varianti precisative allo
Statuto che riguardavano il sistema di calcolo dei rappresentanti nazionali
all'Assemblea, aggiungendo al criterio della quantità di abitanti anche quello
della partecipazione ai Congressi.
Sul Presidente non passò la proposta di modifica nel
senso auspicato dal gruppo Cèko che voleva ristabilire il vecchio criterio, ma
il signor Zaviacic (che aveva proposto fin dal 2001 a Hannover di
organizzare un congresso a Praga dopo quelli di Roma e di Vienna) giocò la
carta del ricatto: se non fosse stato nominato Presidente non avrebbe
organizzato un congresso nella sua nazione.
Il Comitato centrale, messo alle strette anche per
questioni di tempistica (ultima mezz'ora dell'ultimo incontro prima di una cena
finale), nuovamente decise di fare eccezione per questa nomina, ancora una volta
grazie a Fausto Ramondelli che faceva un passo indietro non reclamando
l'attuazione del gentleman agreement di Roma, che non era così rispettato.
In occasione del Congresso di Vienna il Comitato
Centrale e poi l'Assemblea approvarono le modifiche sopra accennato e si nominò
nuovamente un Comitato per l'esame di proposte per ulteriori modifiche allo
Statuto, in questo comitato oltre ai già citati membri, furono aggiunti anche
il signor Jaroslav Polacek (Rep. Cèka) e la signora Linda Drake dell'Americana
NVRA.
Da Vienna a
Praga passando per Antalya
Si iniziava un lungo scambio di e-mail in base ad
una proposta del gruppo tedesco, completata da altra del gruppo Cèko. Molte
centinaia furono i messaggi scambiati, anche se molti di loro vertevano su
minuzie di tipo linguistico non sempre chiaramente percepibili da tutti a causa
della ovvia conoscenza non sempre approfondita delle varie lingue. In
particolare il gruppo Cèko e Tedesco formulavano le loro proposte in lingua
tedesca.
Merita particolare menzione il fatto che la
primitiva proposta di questi paesi tendeva a far apparire l'Intersteno soltanto
come organizzatore di campionati mondiali.
L'Italia aveva nel frattempo presentato la proposta
per la composizione della giuria e relativa task force, in quanto lo Statuto di
Roma da questo punto di vista presentava qualche problematica applicativa non
essendo stata possibile, al momento, la definizione di una Presidenza unica.
Il Signor van Burden con molta perizia e tempo,
coordinò il lavoro della Commissione. All'inizio di questo documento è
riportato il cammino percorso nei mesi successivi e la bozza finale venne
distribuita ai membri del Comitato centrale nel mese di Aprile del 2007. La
discussione e la successiva approvazione di tale bozza occupò ad Antaly occupò
notevole tempo per precisazioni sostanziali e formali.
A Praga, come è noto, la nuova formlazione è stata accettata
dall'Assemblea.
Commenti
personali.
Ci sono voluti 6 anni per arrivare ad uno Statuto
che, nella sostanza, segue le linee strategiche presentate da Fausto Ramondelli
e discusse dal gruppo italiano fin dal settembre 2001. Se oggi abbiamo un
Board, un Comitato Scientifico e soci individuali (che stanno crescendo e danno
importanza all'Intersteno) lo dobbiamo a questo lungo e complesso sforzo.
Il signor van Beurden in primis e gli altri membri
della Commissione hanno svolto un lavoro molto intenso e delicato, non si
trattava soltanto di dare un testo finale il più possibile chiaro ed
inattaccabile, ma di trovare soluzioni alle varie 'idee' che spesso con
improvvisazioni erano presentate. Alcuni membri non reagirono durante il
percorso di elaborazione ma poi espressero obiezioni al momento della
discussione ad Antalya, da qui la perdita di tempo per la composizione delle
diverse posizioni e la definizione del relativo testo.
Tutto questo lavoro ha sottratto energie ed
attenzione sulla gestione degli obiettivi strategici e pratici dell'Intersteno.
E' da ricordare che il signor van Beurden a Roma era stato nominato
coordinatore del Comitato Scientifico e che si era particolarmente adoperato
per riprendere i contatti con il mondo della resocontazione parlamentare, anche
con l'invio di una e-mail letter specifica per questo importante settore
dell'Intersteno. Per questo motivo ritengo ingiuste, ed ho vivacemente reagito,
le accuse a lui rivolte di non aver fatto nulla per il Comitato Scientifico, i
documenti pubblicati, le e-mail scambiate dimostrano il contrario. Semmai
accuse debbono essere rivolte a quei membri del Comitato che poco o nulla hanno
dato all'elaborazione dei progetti previsti.
Come ho avuto occasione di rilevare durante le
riunioni del Consiglio e del Board, a mio parere lo Statuto non può e non deve
essere continuamente soggetto a modifiche, gli sforzi devono essere quello di renderlo
vivo ed attuarlo praticamente.
Senza enfasi retoriche, a distanza di ormai 4 anni,
il Congresso di Roma ha veramente rappresentato 'Il rinascimento
dell'Intersteno' proprio per la spinta propulsiva che è stata data
nell'elaborare uno Statuto che oggi consente di avere:
- un Board di 7 membri
- un Comitato Scientifico
- una giuria ben strutturata per i campionati
- un Presidente che deve, in primis, occuparsi degli
obiettivi dell'Intersteno
- la possibilità per l'Intersteno di organizzare anche direttamente
un congresso, nel caso che non ci fossero gruppi nazionali
disponibili a farlo, e separando quindi l'attività organizzativa da quella
strategica.
Abbiamo dovuto accettare il compromesso di avere
cariche che durano due anni, anziché quattro. Questo influenza senz'altro lo
slancio per la messa in cantiere di programmi a più lungo termine, ma forse può
essere un incentivo per marciare ad un passo più spedito.
In ogni caso l'Intersteno può crescere soltanto se
gli obiettivi sono attuati ed il primo passo per l'attuazione è la rilettura
attenta di questo documento al quale, ancora una volta, l'Italia ha dato un
contributo decisivo.
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